Tutti pazzi per la spesa online, soprattutto di generi alimentari, e gli e-shop si moltiplicano.
Il Lockdown, le restrizioni degli spostamenti ed il deterrente delle code interminabili dinanzi ai supermercati ha aperto, o meglio spalancato, una strada battuta già da molti più che altro nei settori della moda e della tecnologia.
Infatti, gli e-commerce esistono da anni ed è un mercato già in forte espansione che, sebbene privi il contatto vis a vis tra venditore e consumatore, sbaraglia la concorrenza dei negozi reali in termini di disponibilità di prodotto, prezzi e velocità di spedizione.

Di necessità si fa virtù. E’ questo il motto che ha spinto l’intera popolazione, in piena crisi sanitaria, a comprare sempre di più online, a tal punto da intasare i servizi a domicilio delle più note catene di GDO, che di certo non si aspettavano una domanda così massiccia.
I dati parlano chiaro: una rilevazione dell’Istituto di ricerca Nielsen ha registrato un’impennata del 178% di acquisti online nel solo periodo pasquale. D’altronde possiamo rinunciare ad uscire ma mai a del buon cibo sulla tavola. Ed anche gli scettici – sempre meno del resto – hanno ceduto dinanzi ad un bel cesto di verdura fresca consegnato a domicilio proprio grazie alla tanto temuta tecnologia.
Una volta presa confidenza con lo strumento, si prevede che il ricorso all’e-commerce crescerà esponenzialmente e diventerà, a tutti gli effetti, una esperienza quotidiana anche per i meno tecnologici.
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Ed è proprio questa previsione che ha spinto molti piccoli imprenditori ad avvicinarsi alla vendita online per poter lavorare ugualmente nonostante la chiusura forzata al pubblico, per soddisfare l’esigenza della propria clientela in primis e, perché no, per attirarne di nuova pro futuro.

Naturalmente non ci si può improvvisare ed un commerciante oculato dovrà assolutamente pianificare la propria attività online con una attenta valutazione dei costi da sostenere, della burocrazia da sbrigare e degli obiettivi che intende raggiungere.
Concretamente per aprire un’e-commerce la prima questione da affrontare è quella fiscale/amministrativo.
In via generale, le imprese che intendono espandere il proprio business in rete sono già persone giuridiche pertanto sono iscritte al Registro delle Imprese, sono in possesso di partita IVA e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
In questo caso l’unica premura dell’imprenditore consisterà nel verificare che l’attività online che si appresta ad avviare possa rientrare nelle attività già svolte dalla sua azienda, diversamente dovrà aggiornare i dati societari alla Camera di commercio competente.
Qualora si intenda operare oltre il confine italiano, sarà inoltre necessario verificare che la partita IVA sia iscritta al VIES che permette le operazioni commerciali anche con i paesi dell’Unione europea.
Nel caso di un soggetto che voglia avviare da zero una impresa operante nel web dovrà dapprima scegliere la forma societaria (impresa individuale, startup innovativa, s.p.a., s.r.l., s.r.l.s., etc.) più confacente al proprio business dopo di ciò sbrigare tutti i predetti irrinunciabili incombenti amministrativi.
Successivamente andrà presentata la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) allo Sportello Unico per la Attività produttive del Comune competente.
Doveroso sottolineare in questa sede che altrettanto indispensabile sarà avere un regime INPS e una posizione INAIL adeguati per la propria attività.
Rivolgersi ad un commercialista è senza dubbio la soluzione più adeguata per mettersi in regola con tutti gli adempimenti burocratici della fattispecie, anche quelli specifici previsti per alcune categorie merceologiche di vendita, e per non correre intuili e gravosi rischi.
Una volta assolti questi incombenti bisognerà creare la piattaforma vera e propria, ovvero la vetrina nella quale esporre e vendere i propri prodotti e/o i propri servizi. Sarà quindi necessario acquistare un dominio su internet (ovvero il sito web), occuparsi della sua gestione e manutenzione oltre ad implementarlo con grafiche e contenuti (testi, immagini, video).
Per far ciò è raccomandabile l’ausilio di professionisti della rete come webmaster, web designer, social media manager, seo specialist, etc.

Da non sottovalutare anche che il negozio virtuale dovrà essere dotato di piattaforme di pagamento online. Per tale ragione, molto importante sarà anche la scelta delle modalità di pagamento (ad es. carte di credito, carte prepagate, PayPal, Amazon Pay, ma anche in contanti alla consegna). Più se ne dispongono, maggiormente l’utente sarà agevolato nell’acquisto. Si pensi anche alla recente novità offerta da Amazon di rateizzare (senza interessi) gli acquisti.
Il sito dovrà altresì rispettare gli obblighi informativi che regolano il rapporto con il consumatore previsti dal Codice del Consumo (D.Lgs. 205/2006), dal D.Lgs. 70/2003 (che ha implementato in Italia la Direttiva europea sul commercio elettronico 2000/31/CE), dal Codice della Privacy e dal Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR).
In particolare, l’e-commerce dovrà essere corredato di:
- Termini e Condizioni generali di vendita: Sono il fulcro della vendita a distanza e governano integralmente il rapporto tra compratore e venditore. Questo documento indica i dati societari, il servizio clienti, le modalità di pagamento, di consegna e di spedizione, le garanzie legali, il rimborso, la restituzione, il diritto di recesso, le condizioni dell’assistenza post-vendita anche per eventuali reclami, il foro di competenza per eventuali controversie, etc.
- Informativa della privacy. Questo documento informa il consumatore su come verranno trattati i suoi dati personali una volta che accederà / si registrerà alla piattaforma; (Leggi anche: Privacy Policy nell’e-commerce) e sarà egli a dover prestare un valido consenso a tal fine.
- Cookie policy. Questo documento indica quali tipologie di cookie il sito potrà rilasciare sul terminale dell’utente. Al primo accesso alla piattaforma, l’internauta dovrà scegliere quali cookie accettare, in base al loro scopo ed alla loro durata. Leggi anche: Cookie Policy
Un aspetto da non trascurare nella redazione di questi documenti riguarderà anche la territorialità, sia dal punto di vista linguistico che legale qualora i prodotti siano destinati non solo ad una clientela italiana.
L’assistenza di un avvocato/consulente legale agevolerà la redazione di questi documenti, che si ribadisce essere obbligatori per legge.
In ultimo affinchè l’ecommerce riscuota successo ed attiri clientela potrà rivelarsi utile investire in un buona strategia di marketing avvalendosi di professionisti del settore come web agency o comunque specialisti di digital marketing, in grado di posizionare il sito sui motori di ricerca e di sviluppare una efficacia strategia social.

Sino ad ora non si è parlato di denaro e non è una casualità, poichè tendenzialmente aprire un e-commerce non comporta costi eccessivi. Certamente un investimento iniziale sarà imprescindibile per la buona riuscita di questo business sorprendentemente intuitivo e semplice da realizzare. Senza dubbio, affidarsi a professionisti e non improvvisarsi, sebbene faccia lievitare i costi iniziali, potrà rivelarsi la chiave del successo dell’e-commerce.
In conclusione, se tutto queste pratiche burocratiche spaventano ma non si vuole rinunciare a vendere su internet l’alternativa vantaggiosa sarà quella di aderire ai grandi marketplace già esistenti (EBay, Amazon, Alibaba, etc.): la scelta dovrà ricadere sulla soluzione più confacente al tuo business.
VP