Al giorno d’oggi si fotografa di tutto e, nella maggior parte dei casi, lo step immediatamente successivo è la condivisione sui social.
Se si pensa ai blog che trattano di cibo, moda, viaggi ma anche più genericamente ai siti internet di notizie (dal gossip alla cronaca), tutto deve essere accompagnato da un’immagine in grado di catturare l’attenzione dell’utente.
D’altronde le fotografie sono uno strumento potentissimo, rendono un concetto, rafforzano il contenuto di un testo, suscitano un’emozione e costituiscono una forte attrattiva nel lettore.
Ma quando scatto una fotografia e la pubblico sui social a chi appartiene? Se non ho la possibilità di fare una fotografia (o non sono un fotografo professionista) posso prelevarla dal web? I quesiti sono molteplici.
La tutela del materiale fotografico è un tema molto delicato quando approda nella rete. “Prendere” una foto dal web porta delle conseguenze, come copiarla, utilizzarla, divulgarla e venderla.
C’è l’erronea convinzione che il mondo virtuale sia privo di regole e privo di protezione, ma il diritto esiste anche in Internet ed è bene conoscerlo (almeno le basi!) prima di incorrere in violazioni.
Orbene, di miti nella rete ne esistono parecchi, proviamo a sfatarne qualcuno.
Sommario
Una immagine, una volta nella rete, smette di essere di proprietà di colui che l’ha scattata?
Assolutamente no. Colui che scatta una foto ne è proprietario e pubblicarla sui social non fa venire meno questo status. Il fotografo è in genere sia l’ideatore che l’autore di un’opera, pertanto spetta a lui decidere in quale contesto utilizzare la sua creazione e spetta sempre a lui decidere se cederne i diritti. In ogni caso il diritto nasce al momento della creazione dell’opera (ex art. 2575 c.c.) pertanto, quando ideatore e creatore non coincidono, l’autore sarà sempre colui che la crea.
In particolare l’art. 12 della Legge sul Diritto d’autore (Legge n. 633 del 1941 – LDA) prevede che: ”L’autore ha il diritto esclusivo di pubblicare l’opera. Ha altresì il diritto esclusivo di utilizzare economicamente l’opera in ogni forma e modo, originale o derivato, nei limiti fissati da questa legge…”
Per avere diritti sull’opera che creo devo depositarla presso qualche registro pubblico?
No, non occorre nessun adempimento burocratico. Sulla base di quanto poc’anzi detto, il diritto d’autore (cd. copyright) si origina all’atto di creazione dell’opera pertanto non sussiste alcun obbligo di deposito, di registrazione o di pubblicazione della stessa.
Il riconoscimento della paternità dell’opera, infatti, non dipende, da queste attività, tuttavia vi è la possibilità per l’autore di depositare la sua creazione (es. presso la SIAE per il deposito di opere inedite) al solo effetto di costituire prova, in caso di eventuali controversie, della sua esistenza alla data del deposito.
Tutte le immagini sono protette da copyright?
Da un eccesso all’altro. Anche in questo caso la risposta è negativa. Su questo punto però occorre fare qualche precisazione. Affinché una immagine sia coperta da diritto d’autore deve possedere il requisito dell’originalità.
La LDA, infatti, tutela le opere dell’ingegno di carattere creativo. La creatività rappresenta la scriminante tra le opere fotografiche e fotografie semplici e sussiste quando vi è la personalizzazione dell’immagine scattata. Difatti solo le prime risulteranno protette da copyright, mentre le seconde saranno liberamente utilizzabili.


Cosa posso fare se voglio condividere una fotografia che ho trovato su internet?
Nella prassi la distinzione tra fotografie semplici e fotografie contraddistinte dalla creatività non è sempre di facile individuazione. D’altronde il concetto di originalità è il più delle volte soggettivo.
Di regola, le immagini protette da copyright riportano la formula “tutti i diritti riservati”, ciononostante in difetto di tale voce non sei comunque autorizzato ad utilizzarle liberamente. Diversamente, se il materiale fotografico che intendi adoperare è corredato delle diciture “tutti i diritti liberi” o “foto liberamente utilizzabile”, il suo utilizzo non comporterà alcuna violazione del diritto d’autore.
Capita non di rado però che i diritti dell’immagine, le licenze, il copyright, non siano chiari, sicchè in mancanza di indicazioni precise la soluzione migliore rimane quella di chiedere il permesso al titolare della fotografia o perlomeno specificare la fonte (il sito) dalla quale viene prelevata.
Cosa si intende per licenze?
La Licenza è il permesso concesso dall’autore per l’utilizzo della sua opera. Questo tipo di autorizzazione può assumere forme assai diverse a discrezione del titolare della fotografia.
Quando un fotografo mette a disposizione le proprie foto senza alcuna limitazione d’uso, queste diventano di pubblico dominio, ne consegue che qualsiasi utente può utilizzarle per i propri scopi, sia per uso privato che commerciale. Queste fotografie quindi non possiedono una specifica licenza e vengono definite CCO – Public Domain Dedication.
Una valida alternativa è quella delle licenze Creative Commons (CC), con le quali l’autore decide quali diritti riservarsi.
Vi sono licenze più o meno restrittive, nello specifico:
- licenze di attribuzione: libero impiego della foto, con l’indicazione dell’autore, senza limitazioni d’uso;
- licenze di attribuzione/non opere derivate: libero impiego della foto, con l’indicazione dell’autore, ma senza possibilità di modificarla;
- licenze di attribuzione/non commerciale: libero impiego della foto, con l’indicazione dell’autore, con possibilità di modificarla ma è vietato l’impiego per fini commerciali;
- licenze di attribuzione/condividi allo stesso modo: libero impiego della foto, con l’indicazione dell’autore, con possibilità di modificarla ma deve essere condivisa con lo stesso tipo di licenza dell’originale;
- licenze di attribuzione/non commerciale/non opere derivate: libero impiego della foto, con l’indicazione dell’autore, ma senza possibilità di modificarla né di commercializzarla;
- licenze di attribuzione/non commerciale/condividi allo stesso modo: libero impiego della foto, con l’indicazione dell’autore, con possibilità di modificarla ma deve essere attribuita la stessa licenza ‘non commerciale’ e ‘condividi allo stesso modo’;
Con la licenza Royalty Free, infine, ci si riferisce al diritto di utilizzare materiale protetto da copyright senza la necessità di pagare royalties o costi di licenza per ogni utilizzo, per ogni copia venduta o per un periodo di tempo di utilizzo o vendita. Anche questo tipo di licenza può essere più o meno estesa.
In ogni caso prima di prendere una immagine da internet, gratuita o meno, è opportuno verificare che tipo di licenza possiede.
Esistono siti che mi permettono di scaricare immagini gratuitamente?
Ne esistono diversi. In base delle condizioni generali di ciascun sito, puoi prelevare le fotografie ma devi attenerti alle regole che lo stesso impone. In alcuni casi le condizioni saranno diverse a seconda della fotografia.
Tra i più noti vi sono: pixabay, pexeles, unsplash, picjumbo, librestock, openphoto, gratisography, etc.
Più semplicemente ti basterà cercare in google immagini, impostando il filtro Creative commons nella ricerca avanzata, oppure navigando direttamente nel sito Creative commons.
Infine se, malgrado l’estenuante ricerca, non riuscissi a reperire l’immagine perfetta vi sono anche svariati siti che vendono pacchetti di fotografie a pagamento, tra i più famosi: IstockPhoto, Shutterstock, Adobe Stock, Fotolia, Freepik, etc.
Cosa posso fare se qualcuno usa una mia foto senza il mio consenso?
Fai valere i tuoi diritti! Dapprima potresti contattare il soggetto che ritieni aver prelevato illecitamente una tua fotografia invitandolo a rimuovere l’immagine oppure invitandolo ad indicarne l’autore, talvolta non c’è malafede ma solo tanta disinformazione. Successivamente, in caso di mancato riscontro alle richieste avanzate, è possibile rivolgersi ad un avvocato, il quale ti suggerirà l’azione legale più confacente alla tua fattispecie.
Sottrarre (od utilizzare) illecitamente un bene altrui nella vita reale, come in quella virtuale, comporta delle responsabilità e la legge mette a disposizione diversi strumenti di tutela sia in sede civile che in sede penale.
La questione del copyright è spesso affrontata con superficialità, per evitare di andare nelle grane per plagio o riproduzione illecita di opere protette fai molta attenzione a come ti muovi nella rete e all’uso che fai delle infinite risorse che offre.
VP