Non è diffamazione l’offesa su Facebook se il destinatario è online. Ad affermarlo è la Corte di Cassazione nella sentenza n. 44662 del 2021 con la quale ha delineato il confine tra ingiuria e diffamazione.

Servizi legali per realtà digitali
Non è diffamazione l’offesa su Facebook se il destinatario è online. Ad affermarlo è la Corte di Cassazione nella sentenza n. 44662 del 2021 con la quale ha delineato il confine tra ingiuria e diffamazione.
Risponde del reato di rapina chi sottrae con forza il cellulare alla coniuge per cercare le prove di un tradimento.
La Corte di Cassazione è intervenuta con la sentenza n. 34831/2020 sul reato di diffamazione aggravata compiuta a mezzo pec, soffermandosi sulla scriminante del diritto di critica e sulla valutazione del requisito della continenza.
Non sussiste il diritto al risarcimento del danno laddove non venga dimostrata la gravità delle conseguenze patite dalla illegittima diffusione dei propri dati personali
Risponde del reato di accesso abusivo al sistema informatico ex art. 615-ter c.p. il socio di studio che fa il backup dei dati aziendali dal pc d’ufficio per scopi estranei a quelli per i quali la facoltà di accesso gli é stata attribuita.
Perché si integri il reato di intercettazione della corrispondenza informatica mediante Keylogger occorre che la condotta sia realizzata all’insaputa del soggetto intercettato.
Con la sentenza n. 26868/2020 la Corte di Cassazione ha confermato la condanna del tifoso che, su Facebook, incita alla violenza contro un calciatore accusandolo di aver venduto delle partite, per i reati di diffamazione aggravata ex art. 595 c.p. e di istigazione a delinquere ex art. 414 c.p.