La Corte di Cassazione torna a parlare del diritto all’oblio con l’ordinanza n. 9147/ 2020, nella quale ne ripercorre l’evoluzione storica ribadendone la necessità di bilanciamento con gli altri diritti/interessi in gioco e soffermandosi sul ruolo dei gestori dei motori di ricerca e sulla possibilità di chiedere la deindicizzazone.
