Con la sentenza n. 26868/2020 la Corte di Cassazione ha confermato la condanna del tifoso che, su Facebook, incita alla violenza contro un calciatore accusandolo di aver venduto delle partite, per i reati di diffamazione aggravata ex art. 595 c.p. e di istigazione a delinquere ex art. 414 c.p.
