Condividere sui social network contenuti di propaganda jihadista può configurare il delitto di apologia di reato ex art. 414 c.p. (Cass. Pen, Sez. I, sent. n. 11581/2021).

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Condividere sui social network contenuti di propaganda jihadista può configurare il delitto di apologia di reato ex art. 414 c.p. (Cass. Pen, Sez. I, sent. n. 11581/2021).
La Corte di Cassazione è intervenuta con la sentenza n. 34831/2020 sul reato di diffamazione aggravata compiuta a mezzo pec, soffermandosi sulla scriminante del diritto di critica e sulla valutazione del requisito della continenza.
Risponde del reato di accesso abusivo al sistema informatico ex art. 615-ter c.p. il socio di studio che fa il backup dei dati aziendali dal pc d’ufficio per scopi estranei a quelli per i quali la facoltà di accesso gli é stata attribuita.
Non è il classico furto di identità in cui qualcuno si sostituisce alla sua ignara vittima per svuotargli il conto corrente o rubargli la carta di credito, il fenomeno del Digital kidnapping è un vero e proprio “rapimento digitale” che può avere ripercussioni drammatiche sulla vita del minore e della sua famiglia.
Perché si integri il reato di intercettazione della corrispondenza informatica mediante Keylogger occorre che la condotta sia realizzata all’insaputa del soggetto intercettato.
Vendere bitcoin online integra il reato di intermediazione finanziaria abusiva se non si rispettano le regole stabilite dal Testo Unico sulla materia.
Con la sentenza n. 28571/2020 la Cassazione ha ribadito che anche la persecuzione telematica, perpetrata da un ex partner a mezzo social media configura il reato di stalking ex art. 612 bis c.p.