Il cyber riciclaggio, noto anche come Cyberlaundering mira ad attribuire una parvenza lecita a capitali derivanti da fatti illeciti avvalendosi del web.

Servizi legali per realtà digitali
Il cyber riciclaggio, noto anche come Cyberlaundering mira ad attribuire una parvenza lecita a capitali derivanti da fatti illeciti avvalendosi del web.
Negli ultimi anni si è diffuso il fenomeno delle piattaforme “pirata” che consentono la visione illegale delle pay TV, mediante il sistema del “pezzotto”.
Ma come funziona questa pratica? Che rischi si corrono?
Mettersi al riparo dei giudizi negativi non è facile, soprattutto quando questi si moltiplicano in poche ore. Questa ondata di critiche è meglio conosciuta come shitstorm. Ma di cosa si tratta e come contenerla prima di esserne sopraffatti.
L’esposizione nella rete ci rende vulnerabili, amiamo condividere la nostra quotidianità, affamati di approvazione e di consensi.
Ma cosa succede quando ci “rubano” l’identità digitale? Come tutelare e prevenire questo fenomeno criminoso?
La legge n. 69 del 19 luglio 2019 (cd. “Codice Rosso”) ha apportato diverse modifiche al codice penale e al codice di procedura penale in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. In particolare l’art. 10 ha finalmente introdotto, anche nel nostro ordinamento, il reato di “Revenge Porn”.
Con la sentenza n. 45115 del 6 novembre 2019, la Corte di Cassazione chiarisce i presupposti affinché si integri il reato di truffa nella vendita online.
“Il problema non è SE verremo attaccati ma… QUANDO.” Questo è lo slogan più gettonato dai maggiori esperti di cybersecurity ed è, senza dubbio, quello che più corrisponde alla realtà. Il web è un luogo pericoloso ed è irrilevante se siamo utenti privati o grandi aziende, l’attacco è dietro l’angolo e non dobbiamo mai farci …